Faq2018-11-19T15:03:17+01:00

FAQ domande frequenti

Dove si trova oggi l’amianto?2018-10-06T14:57:44+02:00

In poche parole: in più di 3000 manufatti

Nelle case, negli anni passati l’amianto è stato utilizzato principalmente nelle tubazioni di scarico dei bagni o dei pluviali, cassoni dell’acqua generalmente presenti nelle soffitte o cantine, canne fumarie, cappe delle cucine, lastre ondulate o tegole utilizzate prettamente per tettoie, garage, capanne, tetti. In maniera più rara un’altro utilizzo veniva fatto con delle lastre poste dietro i caloriferi. Queste in linea di massima sono le principali forme di utilizzo anche in base a i nostri interventi quotidiani di rimozione. Ciò non toglie che si possa in maniera minore trovarlo anche in altri manufatti.

Perchè l’amianto diventa pericoloso?2018-10-06T14:59:51+02:00

In poche parole: Perchè le sue fibre possono essere respirate

La pericolosità sta nell’usura, bandito in maniera definitiva nel 1992, ad oggi come minimo il manufatto avrebbe venti anni. Trascorsi così tanti anni e con l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico sono sorti i primi problemi relativamente a questo tipo di manufatti. Infatti le piogge tendono a disgregare la matrice cementizia dell’impasto cemento-amianto, la sua continua erosione aumenta la porosità delle lastre e le fibre d’amianto, prima ben inglobate nel cemento, si disperdono nell’ambiente diventando ben presto una minaccia per la salute dell’uomo.

Perchè l’amianto è dannoso?2018-10-06T15:00:48+02:00

In poche parole: Perchè è cancerogeno

Principalmente è dannoso se inalato. Le sue fibre sono talmente sottili che l’organismo non riesce a smaltilrle depositandosi, all’interno del nostro organismo anche per venti o quaranta anni, negli alveoli polmonari dando in molti casi sfogo a varie forme di tumore dell’apparato respiratorio.

Come fare a riconoscere un manufatto in amianto?2018-10-06T15:01:28+02:00

In poche parole: Solo chi è esperto nel settore o attraverso l’evidente marchio Eternit

Come descritto sopra in linea generale questi sono i principali manufatti prodotti in eternit o amianto, ma in caso di dubbio si possono eseguire delle analisi chimiche fatte da laboratori specializzati con cui noi collaboriamo. Oppure tramite ditte specializzate in rimozione e smaltimento che attraverso la propria esperienza sapranno accertare e indicare gli eventuali interventi da adottare.

Una volta individuato il manufatto in amianto cosa devo fare?2018-10-06T15:02:03+02:00

In poche parole: Chiamare o l’ASL o una ditta specializzata

Se si ha l’intenzione di fare qualsiasi intervento, la miglior cosa è chiamare una ditta specializzata in rimozione e smaltimento amianto che saprà indicarvi le migliori soluzioni da adottare. Altrimenti contattare l’ASL del proprio comune per comunicare la sua presenza. Poi la ASL vi fornirà tutti i chiarimenti in merito.

E’ obbligatorio denunciare la presenza di materiali contenenti amianto?2018-10-06T15:02:41+02:00

In poche parole: Si soprattutto se deteriorato

I proprietari degli immobili hanno l’obbligo di comunicare alla propria ASL competente i dati relativi alla presenza di amianto, come stabilito dall’articolo 12 comma 5 della legge 257/92. L ’ASL a questo punto provvederà al censimento e alla valutazione del rischio che consiste nell’individuare la pericolosità del manufatto e di valutarne il rischio di deterioramento.

E’ obbligatorio rimuovere l’eternit?2018-10-06T15:03:20+02:00

In poche parole: Si soprattutto se deteriorato

I proprietari degli immobili hanno l’obbligo di comunicare alla propria ASL competente i dati relativi alla presenza di amianto, come stabilito dall’articolo 12 comma 5 della legge 257/92. L ’ASL a questo punto provvederà al censimento e alla valutazione del rischio che consiste nell’individuare la pericolosità del manufatto e di valutarne il rischio di deterioramento.

Casa è l’amianto compatto?2018-10-06T15:03:53+02:00

In poche parole: 80% /90% di cemento con il 10%/12% circa di amianto

I manufatti di amianto compatto, definiti anche a matrice compatta, sono quei prodotti che sono formati da una matrice solida e stabile che può essere il cemento o il vinile, mescolati ad una parte di fibre di amianto (Cemento-amianto, vinil-amianto). Generalmente è stato riscontrato una percentuale dell’80%/90% di cemento e un 10%/12% circa di fibre di amianto. L’amianto a matrice compatta è ritenuto meno pericoloso rispetto all’amianto friabile perchè le sue fibre sono legate in maniera più stabile e per la sua minore percentuale di amianto. Appartengono a questo gruppo materiali come le lastre, cassoni dell’acqua, tubi, canne fumarie, ecc.

Casa è l’amianto friabile?2018-10-06T15:04:25+02:00

In poche parole: 90% di amianto con il 10% circa di collante

Sono definiti friabili tutti i materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione delle dita, costituiti da una percentuale molto alta di fibre di amianto il 90% o 95% e una parte minima di legante. Veniva utilizzato principalmente come isolante termico per tubi, caldaie, frigoriferi, ecc., nel settore dei trasporti per la coibentazione di carrozze ferroviarie, navi, autobus, ecc. Questa sua caratteristica lo rende estremamente nocivo per l’uomo e le procedure per il sua smaltimento diventano molto più complesse.

Quanto costa smaltire l’amianto?2018-10-06T15:04:52+02:00

In poche parole: va valutato caso per caso

Non ci sono costi fissi a parte le spese per le pratiche all’ASL e il trasporto, perchè ogni lavoro ha le sue difficoltà che vanno valutate caso per caso. La valutazione sarà effettuata anche in base alla quantità e alla tipologia dei manufatti che siano esse lastre, cassoni, tubi o canne fumarie, perchè il costo per il conferimento in discarica è differente.

Che fine fa l’amianto?2018-10-06T15:05:28+02:00

In poche parole: sotterrato

Generalmente viene prima conferito ad una discarica autorizzata a ricevere tali materiali già inertizzati e confezionati, la stessa si occuperà di spedire tale materiale ad un altra discarica che in maniera defininitiva si occuperà al sotterramento in siti autorizzati. L’amianto non può essere recuperato ma solo smaltito. Generalmente il prezzo diminuisce in proporzione alla quantità.

Quanto pesa al metro quadrato l’amianto?2018-10-06T15:05:58+02:00

Parlando di lastre di eternit, quelle ondulate per capirsi, in condizioni asciutte e piuttosto pulite non con troppi licheni o terra, hanno un peso approssimativo di 15kg al mq.

Posso rimuovere l’amianto da me?2018-10-06T15:06:56+02:00

In poche parole: si, in certe quantità se sono il proprietario dell’immobile

Alcuni comuni in diverse regioni accettano anche piccole quantità di manufatti purchè chi lo smaltisce sia il proprietario dell’immobile, per questo servizio conviene contattare le ASL della propria zona per verificare la disponibilità di tale servizio. Altrimenti fino ad un quantitativo massimo di 900 kg, sempre, il proprietario dell’immobile può fare un’autocertificazione che spedirà per fax a noi che provvederemo ad avvisare l’ASL e fissare il ritiro del manufatto.
I materiali dovranno essere appositamente incapsulati e confezionati. Per chiarimenti chiamateci.

Ci sono incentivi per lo smaltimento?2018-10-06T15:08:08+02:00

In poche parole: si, iva agevolata al 10%, detrazione del 36% e 55%

La cosa è complessa e diversa da regione a regione. Dal 1° gennaio 2012, la detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza. I lavori per i quali spetta l’agevolazione fiscale del 36% sono nel caso specifico gli interventi di bonifica dell’amianto (dell’articolo 3 del Dpr 380/2001, tutte le agevolazioni). Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato, che consiste nell’applicazione dell’Iva ridotta al 10%. Con il decreto salva Italia è stata prevista anche la proroga della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici fino al 31 dicembre 2012. Nel caso specifico dell’amianto gli incentivi riguardano la sostituzione del manto di copertura con uno nuovo e con un alto isolamento termico, oppure con l’installazione di impianti fotovoltaici. Qui la scelta diventa difficile e personale dato le innumerevoli proposte sul mercato. Esiste anche il progetto “Eternit Free” ideato da Legambiente e AzzeroCO2 che prevede la sostituzione di tetti in eternit con pannelli fotovoltaici. Sul loro sito www.azzeroco2.com potete trovare l’elenco di tutte le regioni che vi hanno aderito.

Micro discariche abusive2018-10-06T15:09:27+02:00

L’amianto così smaltito oltre a recare una situazione di degrado, diventa un pericolo per la salute e sicurezza pubblica. La Legge demanda in primis al proprietario dell’immobile la responsabilità di verificare periodicamente lo stato di degrado dei manufatti contenenti amianto, e conseguentemente di adottare azioni di risanamento proporzionate all’usura dei manufatti e al rischio di liberazione di fibre di amianto.

La presenza sul territorio2018-10-06T15:10:02+02:00

Nelle coperture in cemento/amianto la liberazione di fibre avviene facilmente in corrispondenza di rotture delle lastre e di aree dove la matrice cementizia è corrosa.

Le fibre rilasciate sono disperse dal vento e, in misura maggiore, sono trascinate dalle acque piovane, raccogliendosi nei canali di gronda o venendo diffuse nell’ambiente dagli scarichi di acque piovane non canalizzate.

La sua diffusione2018-10-06T15:10:37+02:00

Per le molteplici proprietà possedute da questo minerale, la diffusione dell’amianto è stata notevole in tutto il mondo specialmente nei paesi industrializzati. In Italia il boom è avvenuto negli anni che vanno dal 1960 al 1990 in corrispondenza appunto del boom economico.

Nei cantieri2018-10-06T15:10:57+02:00

Spesso nei cantieri durante la lavorazione vengono incontrati materiali contenente amianto, generalmente di matrice compatta, sotto forma di tubazioni, lastre di cemento-amianto, cassoni, canne fumarie, pavimentazioni in vinil-amianto, pannelli per prefabbricati.

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